Grecia – I ferrovieri scioperano in sfida all’imperialismo!

I lavoratori della società di trasporto ferroviario greca TRAINOSE di Salonicco hanno costretto i padroni a fare marcia indietro, dopo aver rifiutato di trasportare i carri armati della NATO dal porto di Alessandropoli verso l’Ucraina. La seguente dichiarazione è stata originariamente scritta dai nostri compagni greci il 5 aprile 2022, prima dello sciopero generale, tenutosi il giorno dopo.


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La posizione combattiva e antimperialista dei lavoratori di TRAINOSE, e la solidarietà che hanno ricevuto da diversi sindacati di Salonicco e della Macedonia centrale, costituiscono le ragioni di questa vittoria, e sono un esempio per tutto il movimento operaio europeo. Questi sviluppi dimostrano che i tentativi dell’imperialismo americano ed europeo di inviare attrezzature militari di morte in Ucraina possono essere contrastati dalla forza della classe operaia.

I padroni hanno passato due settimane cercando di fare pressione sui tecnici e sui macchinisti di Salonicco per andare ad Alessandropoli entro il 2 aprile. Lì, avrebbero dovuto lavorare sui treni che trasportavano i carri armati della NATO al confine con l’Ucraina, attraverso la Polonia.

I lavoratori, così come i 12 sindacati che li hanno sostenuti, hanno giustamente affermato che il trasferimento di attrezzature militari attraverso la Grecia ai membri della NATO in Europa dell’Est, da cui saranno inevitabilmente inviati in Ucraina, ha il chiaro scopo di rafforzare la posizione dell’imperialismo occidentale contro la Russia. I 12 sindacati hanno annunciato il loro sostegno in una dichiarazione:

“Non ci dovrebbe essere alcun coinvolgimento del nostro paese nella guerra in Ucraina, che è condotta a beneficio di pochi, a spese della maggioranza. In particolare, chiediamo che non si utilizzi il materiale ferroviario del nostro paese per il trasferimento di qualsiasi arsenale americano-NATO nei paesi vicini. Denunciamo le minacce di TRAINOSE verso i dipendenti che si sono rifiutati di partecipare alla manutenzione dei treni che devono trasportare i carri armati della NATO dal porto di Alessandropoli. È uno scherzo per il datore di lavoro dire: “non ci interessa cosa trasporteranno i treni, è il vostro lavoro e dovete andare”, o che “il contratto aziendale stabilisce che il dipendente agirà secondo le esigenze dell’azienda”. Noi, i lavoratori delle ferrovie, lavoriamo per trasportare persone e merci che possono essere utilizzate per soddisfare i bisogni della società, NON per diventare parte del coinvolgimento del paese in affari che sono pericolosi per la popolazione, trasportando materiale bellico della NATO alla periferia dell’Ucraina. Non diventeremo complici del passaggio della macchina da guerra attraverso i territori del nostro paese. La vera solidarietà per il popolo ucraino oggi consiste nella lotta per quanto segue:

Nessun utilizzo della ferrovia per il trasporto di materiale militare all’estero; Riportare nei loro depositi i treni che vengono utilizzati per questo scopo; Nessuna minaccia ai lavoratori delle ferrovie che si rifiutano di acconsentire al trasferimento di materiale militare della NATO dal nostro paese”.

Il governo di destra di Nuova Democrazia (ND) sostiene attivamente il conflitto imperialista in Ucraina, nonostante i sentimenti pacifici e antimperialisti del popolo greco. Oltre alle migliaia di armi e missili che ha inviato al governo fantoccio della NATO di Kiev all’inizio di marzo, concede l’utilizzo delle basi NATO nel paese. Il porto di Alessandropoli e i treni greci sono utilizzati per il trasporto di munizioni attraverso la Bulgaria e la Romania per sostenere la guerra in Ucraina.

Allo stesso tempo, il governo greco ha deciso di inviare quattro unità di artiglieria e sistemi antiaerei leggeri “ASRAD/Hellas”, con 30 militari, in Bulgaria per partecipare alla formazione di un battaglione della NATO contro la Russia. E naturalmente, l’esercito greco partecipa alla Forza di risposta della NATO, che è stata creata subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

L’atto di disobbedienza dei lavoratori TRAINOSE ha conquistato la simpatia di ampi settori della classe operaia. I sindacati dovrebbero sostenere apertamente e attivamente questi lavoratori. Lo sciopero generale del 6 aprile dovrebbe includere le richieste di tutti questi sindacati come: “No ai licenziamenti in rirorsione dei lavoratori della TRAINOSE”, “No alla NATO e al suo intervento in Ucraina” e “No alla partecipazione della Grecia ai piani imperialisti”.

L’esempio dei lavoratori della TRAINOSE deve essere seguito da tutti i lavoratori della Grecia e dell’Europa nelle ferrovie, nei porti e negli aeroporti! No ad ogni assistenza alle macchine da guerra della NATO e al loro ruolo nella guerra imperialista in Ucraina!