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Quest’estate la Scintilla Rossa [Rato Jhilko – v. foto], un giornale legato al Partito Comunista del Nepal, ha pubblicato un articolo di Baburam Bhattarai secondo il quale “il trotskismo è diventato più efficace dello stalinismo per l’avanzamento della causa del proletariato”. Ciò è il risultato della concreta esperienza storica che ha svelato la vera essenza dello stalinismo e ha reso giustizia alle idee di Leon Trotskij, nel caso del Nepal soprattutto alla teoria della rivoluzione permanente.

La pubblicazione della serie di articoli sulla lotta di classe nella Repubblica romana ha suscitato un interesse considerevole tra i lettori di marxist.com. Secondo quanto mi viene riferito dallo redazione, c’è stato un numero record di accessi a questi articoli, circa 2.200 contatti, parecchio di più che la media di visite per ciascun articolo.

Le commemorazioni organizzate in occasione del settantesimo anniversario dell’inizio della Seconda guerra mondiale hanno riaperto il dibattito sulle cause di un conflitto che ha messo l’Europa e tante altre parti del pianeta a ferro e fuoco per sei anni.

Chiunque si limiti a seguire i notiziari in queste settimane, si sarà convinto che Barack Obama stia conducendo una battaglia senza tregua per l’introduzione dell’assistenza sanitaria pubblica negli Stati Uniti, e che sia ostacolato da gruppi di repubblicani trinariciuti che vogliono impedirglielo con ogni mezzo. [translation of Single Payer now! (September 23, 2009) ]

Le recenti elezioni hanno visto un importante svolta a sinistra nella società greca, con il 56% del voto dell’elettorato andato ai partiti di sinistra. I risultati delle elezioni rappresentano inoltre una sconfitta storica per Nuova Democrazia (ND), il partito principale della borghesia greca, e segnano una svolta a sinistra nella società greca.

Le elezioni di domenica scorsa hanno rivelato grandi sommovimenti all’interno dell’elettorato tedesco. La netta sconfitta della Spd ha il suo contraltare nell’affermazione di Die Linke alla sua sinistra, mentre la vittoria dei partiti di destra crea le condizioni per un’offensiva a tutto campo dei capitalisti tedeschi contro la classe operaia, la più grande d’Europa. Si preparano tempi molto interessanti.

Negli ultimi 2 mesi gli eventi in Venezuela e in altri paesi dell’America Latina hanno enormemente approfondito le contraddizioni tra rivoluzione e contro-rivoluzione. Prima c’è stato il colpo di stato in Honduras alla fine di giugno che ha rappresentato un avvertimento per le masse del Salvador, della Bolivia, dell’Ecuador e del Venezuela.

Prensa Latina ha pubblicato un resoconto sul presidio organizzato dalla Tendenza Marxista Internazionale di fronte all'ambasciata USA in Messico in solidarieta' con i 5 patrioti cubani da tempo reclusi negli USA.

La mobilitazione contro il colpo di stato si intensifica in Honduras. Ieri , domenica 5 luglio, mezzo milione di persone (in un paese di tre milioni di abitanti) hanno manifestato nella capitale Tegucigalpa contro i golpisti. Negli scontri avvenuti attorno all'aeroporto, dove sarebbe dovuto atterrare Manuel Zelaya, il presidente legittimo, almeno due manifestanti sono stati uccisi dall'esercito.

In che senso si può dire che sia iniziata la rivoluzione iraniana? Lenin spiegò le condizioni per una situazione rivoluzionaria: innanzitutto la classe dominante deve essere divisa e incapace di governare con gli stessi metodi di prima. Questa condizione è chiaramente presente in Iran.

Il 21 maggio, durante una manifestazione alla presenza dei lavoratori delle imprese di base dello stato di Guayana, il presidente Chávez ha annunciato la nazionalizzazione delle imprese siderurgiche e della lavorazione del ferro (briquetero) Orinoco Iron, Venezolana de Prerreducidos del Caroní (VENPRECAR), Materiales Siderúrgicos (MATESI), Complejo Siderúrgico de Guayana (COMSIGUA), nonché di Tubos de Acero de Venezuela (TAVSA) e Cerámicas Carabobo. Di Hermann Albrecht, dal Venezuela.

Le recenti elezioni in India sono state dipinte dai mass media borghesi come una “fuga dalla sinistra." Ma ciò non è affatto vero. La realtà è che le politiche dei due principali partiti comunisti sono state tali che le masse non potevano identificarli come un’alternativa reale al partito del Congresso. Per i loro errori i due partiti comunisti hanno pagato un prezzo molto caro: il nostro compito è quello di imparare dall’esperienza per rompere con le politiche di collaborazione di classe.

Nel momento attuale di difficoltà del capitalismo uno dei settori più colpiti dalla crisi generale di sovrapproduzione è quello automobilistico. Ciò implica un’offensiva generale contro i lavoratori da parte delle grandi multinazionali del settore che vorrebbero farci pagare i danni provacati dalla crisi tramite licenziamenti, chiusura di fabbriche, perdita di diritti, terziarizzazione, ecc...