Italian

L’attacco austriaco contro la Serbia non portò immediatamente alla guerra con la Russia. A San Pietroburgo, i generali erano impazienti di prendere l’iniziativa. Tuttavia, il ministro degli esteri russo, Sazonov, sembrava non condividere la cieca fiducia dei suoi generali. Egli temeva gli effetti della guerra sull’instabile situazione politica della Russia e non era convinto che l’esercito russo sarebbe uscito vittorioso da un conflitto con la formidabile macchina militare tedesca.

La sinistra ha subito una dura sconfitta a Madrid. Se c’è una persona che in questi anni è stata identificata dalla reazione come nemico pubblico numero uno del regime, quella è stata Pablo Iglesias, che come conseguenza della sconfitta ha abbandonato tutte le sue posizioni politiche. La destra festeggerà alla grande e aumenterà la sua arroganza. I militanti della sinistra devono imparare le lezioni che ne derivano. Come diceva il filosofo Spinoza, non serve né ridere né piangere, ma capire.

Come acquisiamo la conoscenza? Esiste un mondo reale al di là dei nostri sensi? E se esiste, qual è la nostra relazione con esso? In questo importante contributo teorico Alan Woods, direttore del sito marxist.com e dirigente della Tendenza Marxista Internazionale, presenta una difesa del materialismo contro l’idealismo e il soggettivismo oscurantista e postmoderno, tanto popolari nelle università di oggi. Questo testo compare come prefazione alla nuova edizione inglese della Wellred Books del libro di Lenin, Materialismo ed empiriocriticismo.

-La redazione

Dopo cinque giorni di proteste furiose in 23 città della Colombia contro il progetto di legge fiscale del Presidente Ivan Duque (un pacchetto di austerità per far pagare ai lavoratori le conseguenze della pandemia), il governo ha ritirato la sua proposta. Questa è una vittoria schiacciante per la classe operaia. Per cinque giorni, più di 50.000 manifestanti sono scesi nelle strade di Bogotà (questi sono numeri ufficiali e probabilmente sottostimati), con il resto della nazione che ha seguito il loro esempio, per protestare contro una legge che avrebbe sensibilmente peggiorato le loro condizioni di vita quotidiana.

La scorsa estate, negli Stati Uniti decine di milioni di persone hanno partecipato al movimento Black Lives Matter scatenato dall’omicidio razzista di George Floyd da parte della polizia. Quasi un anno dopo, il 20 aprile 2021, il suo assassino Derek Chauvin è stato condannato per tre capi di imputazione: omicidio preterintenzionale di secondo grado, omicidio di terzo grado “nel disprezzo per la vita umana” e omicidio colposo di secondo grado.

Il tentativo fallito di sindacalizzare i lavoratori di Amazon a Bessemer, Alabama, è una lezione sulla necessità di una strategia coraggiosa ed efficace da parte dei leader del movimento operaio negli Usa. Anche un gigante come Amazon non può competere con il potere della classe operaia quando è organizzata efficacemente. La battaglia continua!

Le elezioni in Perù di domenica 11 aprile hanno prodotto una grande sorpresa, la vittoria contro tutte le previsioni al primo turno di Pedro Castillo, il leader dello sciopero degli insegnanti 2017. Nel secondo turno, affronterà il candidato fujimorista della Fuerza Popular, Keiko Fujimori, in una chiara espressione dell’enorme polarizzazione politica in un paese afflitto dalla crisi economica e dalla pandemia da Covid-19.

La famigerata compagnia di food delivery Deliveroo è stata quotata in borsa e gli investitori realizzano i loro profitti tramite lo sfruttamento dei lavoratori della “gig economy”. Ma i riders si stanno organizzando e sono pronti a lottare. Massima solidarietà ai riders!

Il primo sciopero nazionale dei lavoratori di Amazon proclamato per lunedì 22 Marzo ha ottenuto un importante successo di partecipazione. L’adesione è, obiettivamente, difficilmente misurabile. La grande azienda di Seattle, nota per il suo atteggiamento antisindacale, in quella giornata ha messo a riposo molti rappresentanti sindacali e attivisti che, nei dati ufficiali, non sono considerati tra le adesioni allo sciopero, ma sono stati parte attiva nella sua riuscita.

In Brasile la pandemia è fuori controllo. Secondo i dati ufficiali, al momento in cui scriviamo (21 marzo) ci sono già state più di 294.000 persone uccise dal COVID-19. In media ogni giorno si registrano circa 2.000 nuovi decessi. È probabile che queste cifre siano significativamente più elevate, dato che i dati ufficiali sono sottostimati.

Negli ultimi giorni una vera e propria eruzione sociale ha scosso il Senegal, paese dell’Africa occidentale. Il movimento, apparentemente emerso dal nulla, ha rapidamente acquisito caratteristiche insurrezionali con lo stato che ha perso completamente il controllo di gran parte della capitale Dakar a causa delle proteste dei manifestanti.

La scorsa settimana una terribile ondata di gelo ha colpito il Texas danneggiando circa il 90% delle infrastrutture elettriche dello stato. La crisi ha causato danni strutturali alle case con interruzione del riscaldamento e in parte del servizio idrico. Più o meno 4 milioni di persone sono rimaste senza energia elettrica di punto in bianco. Sono stati attribuiti al disastro una settantina di morti ma sono in tantissimi a star vivendo un momento disperato e di estrema difficoltà.

Il colpo di stato in Myanmar ha scatenato un movimento di proporzioni rivoluzionarie. La determinazione delle masse a impedire che i militari assumano il controllo della situazione si può vedere nel diffuso e crescente movimento di scioperi e proteste che si è scatenato. La giunta militare ha chiaramente sottovalutato il livello di opposizione da affrontare.

Siamo entrati solo da un mese nel 2021 e quest’anno sembra già diventare, se non un punto di svolta nella storia moderna della Russia, sicuramente un anno di enorme importanza. Non importa quanto le autorità l’abbiano desiderato o meno, l’inizio di un nuovo anno non preannuncia un nuovo inizio o nuovi programmi per quanto riguarda le contraddizioni accumulate del capitalismo russo. Al contrario, queste contraddizioni si acuiscono di giorno in giorno, sollevando sempre più nettamente la domanda, “socialismo o barbarie?”