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Pubblichiamo quest'articolo apparso per la prima volta nel numero di novembre del 1911 del Der Kampf, il mensile teorico della socialdemocrazia austriaca, con il titolo Sul Terrorismo. Trotskij scrisse tale articolo su richiesta di Friedrich Adler, l'editore del Der Kampf, come risposta alle tendenze terroristiche che stavano prendendo piede all'interno della classe operaia austriaca.

Dall’11 al 13 ottobre nella sede della FAO a Roma si e’ tenuto il Quarto Incontro di Intellettuali e Artisti in Difesa dell’Umanita’. Pubblichiamo oggi il testo di una relazione presentata da Alan Woods in questa occasione.

Sono passati 50 anni dalla rivolta operaia ungherese, da quell’Ottobre 1956 che provò a realizzare una rivoluzione politica, a farla finita con il regime stalinista, che aveva abolito il capitalismo, ma negato la democrazia operaia. Da allora la borghesia ha usato "i fatti dell’Ungheria" per attaccare il socialismo. Cosa che le è stato facilitato dal comportamento complice di tanti dirigenti dei partiti comunisti e socialisti.

L'ondata rivoluzionaria del Messico segna una nuova e drammatica tappa nella rivoluzione latinoamericana. Proprio sull'uscio di casa dello stato imperialista più potente del mondo, le masse stanno mobilitandosi ad un livello senza precedenti, ponendo in discussione direttamente il capitalismo e l'imperialismo.

Dopo oltre un mese di combattimenti feroci, che hanno prodotto più di mille morti fra i civili libanesi e circa 120 fra i soldati israeliani, una tregua è stata raggiunta in Libano. Quanto questa "pace" possa durare però è tutto da scoprire.

Ted Grant, uno dei più importanti marxisti del novecento, è morto oggi all'età di 93 anni. Alan Woods, direttore del sito web In defence of Marxism, ha scritto un ricordo del grande rivoluzionario, di cui pubblichiamo ampi stralci.

Il 2 luglio, al termine di una campagna elettorale arroventata, il Messico ha votato per eleggere presidente e parlamento. Il candidato della sinistra Lopez Obrador, esponente del Prd (Partido de la revolucion democratica, il principale partito della sinistra messicana) che è stato perennemente in testa su quello della destra Felipe Calderon in tutti i sondaggi si è visto soffiare la vittoria presidenziale a causa di brogli evidenti che per ora hanno sancito seppure con solo lo 0,5% dei voti di vantaggio, la vittoria dell’esponente di destra.